Tutti i vantaggi del LED
RISPARMIO ENERGETICO: Confrontato con fonti di illuminazione tradizionali il risparmio ottenuto utilizzando l'illuminazione a LED è di circa il 93% rispetto alle lampade ad Incandescenza - 90% rispetto alle lampada Alogene - 70% rispetto alle lampade a Ioduri metallici - 66% rispetto alle lampade Fluorescenti.
Nel peggior confronto possibile, ossia con le lampade a scarica (quelle usate per le illuminazioni pubbliche e negli impianti sportivi), il rapporto e di circa 1/3. In pratica a fronte di un consumo ipotetico di 30W, a parità di illuminazione, il led consumerà solo 10W. Confrontato con le lampade a filamento il rapporto sale a 1/10, ossia a fronte di un consumo ipotetico di 100W il led consumerà solo 10W.
Il vantaggio è immenso specialmente dove l’illuminazione è senza soluzione di continuità (es. gallerie, ospedali, sottopassi, ecc…), con notevole riduzione dei costi di esercizio e gestione.
Facciamo un piccolo esempio di una famiglia con un consumo medio annuo di 5000kWh, di cui 1500kWh utilizzati per l' illuminazione (considerando lampade ad incandescenza ). Il risparmio può arrivare a circa 1350kWh, consentendo da subito un risparmio sulla bolletta ed il rientro nelle fasce di prezzo più vantaggiose
· DURATA: I LED mantengono il 70% dell’emissione luminosa iniziale ancora dopo 50.000 ore, secondo gli standard EN50107. Con ciò non è detto che bisogna necessariamente sostituirli dopo tale periodo, se tale riduzione non crea eccessivi fastidi si possono tranquillamente utilizzare fino alla completa perdita di luminosità, stimata in 100.000 ore.
Confrontando la durata dei led rispetto alle lampade tradizionali notiamo che:
La vita media di una lampadina a filamento e di circa 1000/1500 ore - di una lampada a scarica è di 4.000 ore circa – di una lampada fluorescente è di 6.000 ore.
E' inutile dire che la differenza è abissale, considerando 8 ore di funzionamento medio giornaliero per tutto l’anno, una lampada a led durerà circa 17 Anni.
Considerando le durate dette prima, nei 17 anni di durata dei led quante lampade tradizionali avremmo dovuto sostituire ? (già questo ci ripaga totalmente dell' acquisto).
· ALTA EFFICIENZA LUMINOSA: L'efficienza luminosa di una sorgente di luce è il rapporto tra il flusso luminoso e la potenza in ingresso. Dimensionalmente è espressa in lumen/watt.
Il flusso luminoso è definito in base alla percezione soggettiva dell'occhio umano medio e corrisponde ad una particolare curva all'interno dello spettro della luce visibile. Una lampadina emette radiazioni anche al di fuori della banda visibile, in genere nell'infrarosso e nell'ultravioletto, che non contribuiscono alla sensazione di luminosità. Una lampada ha una maggiore efficienza luminosa quanto più è in grado di emettere uno spettro adatto alla percezione umana.
Attualmente i led hanno un efficienza luminosa fino a 120 lm/W, rispetto ai:
13 lm/W delle lampade ad incandescenza - 16 lm/W per le alogene - 50 lm/W per le fluorescenti.
· TOTALE ASSENZA DI SOSTANZE INQUINANTI E PERICOLOSE: Il led contiene polvere di silicio, non contiene gas nocivi alla salute e non ha sostanze tossiche, a differenza delle fluorescenti e delle lampade a scarica (alogenuri metallici e vapori di sodio).
· Assenza di inquinamento luminoso; il led brilla, ma non satura l'ambiente.
· Zero sono le emissioni di raggi U.V. che in via generale sono dannosi per l’uomo per lunghe esposizioni nel tempo.
· Zero sono anche le emissioni di raggi I.R., dannosi per gli occhi per esposizioni dirette. Tali emissioni sono molto dannose anche per il commercio del tessile e del pellame, materiali questi molto sensibili ai raggi U.V. Perdita di brillantezza dei colori e sclerotizzazione dei materiali, in particolare quelli naturali e quindi più pregiati, sono spesso l'inevitabile conseguenza di una lunga esposizione alla luce artificiale: un motivo in più per utilizzare i Led nell'illuminazione dei locali commerciali.
· ECO-SOSTENIBILITA’: Da molti anni a questa parte, il problema del consumo, dell’abbattimento dei costi, dell’adattamento al territorio e della produzione di CO2 sono i temi più trattati in seminari o articoli, e gli accorgimenti per ovviare a tali problemi hanno investito tutto il settore industriale, passando, nell’ambito dell’energia, dalla produzione di energia pulita, fino alla recentissima esclusione dal commercio e dalla produzione delle ormai obsolete lampade ad incandescenza.
Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore il 16 febbraio del 2005 e, a partire dal 2008, ha obbligato i paesi industrializzati, maggiori responsabili delle emissioni di gas serra, a diminuirle, combinando politiche, misure e meccanismi finalizzati a rendere più efficiente, pulito e consapevole il nostro consumo di energia.
Si pensi che il consumo di energia per l’illuminazione globale equivale al 19% del consumo di energia del mondo, in particolare, in Italia, si stimano emissioni di CO2 pari a 531 g. per ogni kWh prodotto il consumo energetico per l’illuminazione è stato di 411 TW/h, producendo circa 4,2 tonnellate di CO2.
Le tecnologie illuminotecniche sono sempre in fase di sviluppo e, dato che le attuali tecnologie risultano sempre avere un problema, chi per efficienza luminosa, come le lampade ad incandescenza, chi per il problema dello smaltimento, vedi le lampade fluorescenti o a vapori di mercurio, la nuova frontiera risulta essere quella dei LED.
Da essi infatti si cercano risposte sia per il risparmio energetico sia per la salvaguardia dell’ambiente, consapevoli che con essi si possono ridurre i consumi e le emissioni di CO2.
Una lampadina a incandescenza da 30W, accesa per 4 ore al giorno, consuma circa 43,2 kWh all'anno. Oltre al costo in termini monetari è necessario determinare l'impatto ambientale derivante dai consumi della lampadina: considerando una media di 531 g di emissioni di C02 per ogni kWh prodotto e consumato, si avranno emissioni di C02 annue per un totale di 23 Kg.
Una lampadina a LED da 5W, in sostituzione della tradizionale 30W a incandescenza, accesa per 4 ore al giorno, consuma in un anno circa 7,2 kWh. Le emissioni di C02 generate per il funzionamento della lampadina ammontano a poco meno di 4 kg. L'utilizzo di una lampadina LED in sostituzione di quella a incandescenza produce un risparmio energetico misurabile sia in termini monetari (minore spesa per la bolletta) sia in termini ambientali (minori emissioni di C02).
Oltre alle minori emissioni di C02 è inoltre doveroso tenere conto del fatto che una lampadina a LED non contiene nessun materiale tossico e pericolo per l'uomo e l'ambiente, quali ad esempio piombo e mercurio. I prodotti LED infatti rispettano la direttiva RoHS (Normativa comunitaria 2002/95/CE ), la quale impone restrizioni sull'uso di determinate sostanze tossiche e pericolose nella costruzione di dispositivi e apparecchiature elettriche ed elettroniche.
I prodotti LED risultano quindi eco - compatibili e sono più facilmente riciclabili.
· I LED NON EMETTONO LUCE CALDA: I LED generano calore, ma lo trattengono al loro interno, difatti l' involucro è in grado di controllare il calore generato e di smaltirlo verso dissipatori esterni.
La potenza usata viene così impiegata al meglio per l'illuminazione, ottimizzando l'efficienza.
La temperatura media raramente è superiore a 50°.
I led possono quindi essere installati a contatto con legno, plastica, e tutti quei materiali che temono l'eccessivo calore.
Notevole può rivelarsi il risparmio nel climatizzare un ambiente molto illuminato: Infatti una lampada ad incandescenza o alogena produce una notevole quantità di calore disperso nell' ambiente e normalmente, quando si eseguono dei calcoli per la progettazione di un impianto di climatizzazione, viene considerata come una fonte di calore da abbattere di circa 75 W. L'equivalente fonte di luce, ma a LED, viene valutata con margine ridondante a circa 15 W .
Di conseguenza la potenza da utilizzare per il raffreddamento dell' ambiente, ed il relativo costo, saranno notevolmente ridotti.
· ASSENZA DI MANUTENZIONE: I costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a LED sono stimati nell’ordine di un centesimo rispetto agli impianti al sodio attualmente in uso, quindi praticamente NULLI.
· COMPATIBILITA' CON TUTTI GLI ATTACCHI: Le tipologie di led in commercio sono compatibili con dimensioni / attacchi / tensioni di alimentazione esistenti: basta svitare ed avvitare, sfilare ed infilare al posto delle altre lampade!
· RESA CROMATICA: L'indice di resa cromatica generale Ra, o Color Rendering Index (CRI), ci dice in che modo una sorgente è in grado di riprodurre il colore di un oggetto da essa illuminato.
Illuminando un oggetto colorato (rosso per esempio) con due sorgenti diverse, caratterizzate da Ra differente, si può notare come il colore apparirà leggermente differente a seconda della sorgente che lo illumina.
In genere i LED bianchi hanno un indice di resa del colore di 60-70, sia a 3200K che a 5500K. I Warm White hanno un indice di resa del colore di 90+, simile a quello delle lampade a incandescenza, con un rendering colorimetrico eccellente.